FAQ - Domande frequenti

Trova risposta alle tue domande sul basso elettrico

Per iniziare lo studio dello strumento è sufficiente un basso a 4 corde, meglio nuovo che usato, anche se economico.
Per un bassista ben avviato è come acquistare un’auto: più buona è… meglio è.

è chiaro che lo strumento (a primo impatto) deve piacere: per il colore, il design, i legni usati ecc…poi viene la prova pratica: si prova da “seduti” ed anche da “in piedi”. Il Basso, soprattutto da in piedi, deve essere confortevole: il peso del manico non deve appesantire la spalla, altrimenti dopo un’ora che si suona, si comincia a “rendere meno” a causa dell’affaticamento muscolare. Nei Bassi Laurus è stato particolarmente studiato l’aspetto “ergonomico” al quale, fino ad oggi nella quasi totalità dei bassi elettrici prodotti da aziende grandi o piccole, non se ne è data la dovuta importanza: ma è…e rimane…”un aspetto fondamentale”. Vediamo infatti, in questi ultimi anni, uscire sempre più Bassi elettrici con meccanica “Reverse”. Per ciò che riguarda la sonorità: per un genere Rock Standard si va da un minimo con un Pick up splittato al centro body tipo F. Precision (quindi passivo), a Bassi con due Pick up: meglio se Humbucker. Per tipi di Bassi con maggiori esigenze: 2 Pick up Single-coil tipo F. Jazz (passivo o attivo) infine a Bassi con elettronica “superiore”e con maggiori regolazioni nell’equalizzatore. Non è sempre bene però avere “troppe opzioni sonore” su uno strumento: oltre a rischiare di non avere una propria personalità, può mettere a disagio il musicista nella scelta dell’utilizzo del giusto suono da usare al momento. Nei Bassi Laurus è stato scelto, oltre a ” Pick up ultra-sensibili”, un’equalizzazione che non snaturi “la Personalità” dello strumento ed al tempo stesso, che sia di “facile ed immediato” uso per chiunque.

Il Basso Elettrico nasce con 4 corde: MI (la più grave) LA – RE – SOL (ovvero E – A – D – G in rigo musicale Internazionale). Questo strumento, creato con l’idea di sostituire il contrabbasso (rendendone più pratico il trasporto), permette ben presto di assolvere il suo ruolo in ogni genere musicale. All’inizio degli anni ’80, si affaccia anche il Basso elettrico con 5 corde. Normalmente viene aggiunto un SI grave (B) per estendere la capacità sonora con note più gravi rispetto al 4 corde. Il Basso a 5 corde può essere usato anch’esso in tutti i generi musicali. E’ un po’ più impegnativo del 4 corde. Il 5 corde (oggi maggiormente richiesto soprattutto nelle fasce di prezzo più alte) ha una sonorità più “corposa” e per farlo penetrare (bucare) bene nel contesto sonoro di una band, è necessario affinarne la giusta tecnica. La quinta corda (SI grave -B) è difficile che “suoni bene” come le altre 4 corde…è opportuno rivolgersi a strumenti di “buona Liuteria”. Gli studi approfonditi sulla resa della “quinta corda” effettuati dalla Liuteria LAURUS, offrono al Musicista una sonorità della “corda B” veramente sorprendente…a detta di coloro che hanno avuto modo di provare ed udire. Qualcuno (anche se in rari casi) invece di usare l’accordatura con il SI grave, preferisce aggiunge un DO acuto (C), posto ovviamente sotto alla corda SOL (G) ottenendo in questo modo una sonorità del Basso molto più “chiara e mediosa”: da usarsi soprattutto in assoli con sonorità più “acute”oppure con accordi.

Il cambio delle corde nel basso elettrico è molto legato alla sudorazione del musicista. Inoltre chi ha necessità di avere sonorità più brillanti dovrà cercare di cambiarle più di frequente. Per prolungare la vita di corde ormai da sostituire, alcuni le fanno bollire in acqua e bicarbonato. Questo trucco ne allunga di un po’ la vita facendo riacquistare ad esse una discreta brillantezza. Il suono non sarà più comunque come da nuove, oltretutto perdendo anche elasticità e precisione sull’intonazione…ma per i meno raffinati può andare.

Per un suono caldo e ricco è opportuno l’humbucker, utilizzato in serie se si desidera un suono più complesso e penetrante oppure in usato in parallelo se si desidera un suono più disteso e morbido.

Per un suono più aperto e chiaro si preferisce usare un single coil. La qualità dei pick up è molto importante.

Normalmente usando entrambi i pick-up con toni acuti chiusi e bassi enfatizzati. Nel caso ci sia un equalizzatore con frequenza media, come nei bassi Laurus, la si può attenuare scaldando ulteriormente il suono. Nel caso avessimo un Basso “passivo” bisognerà intervenire sull’equalizzatore dell’amplificatore, enfatizzando il potenziometro dei “Bassi”. È importante però, per chi necessita appunto di sonorità “calde”, di avere degli speakers adeguati che assorbano bene le basse frequenze. Non dimentichiamo l’uso della mano che pizzica le corde: spostandola verso il manico contribuisce molto ad ammorbidire il suono.

Il Basso elettrico fu inventato da un certo Paul Tutmarc a Seattol (Washington) nel 1935. Produsse però poche decine di esemplari. Leo Fender, nel 1951 ideò il modello di Basso elettrico denominato “Precision” (perché aveva i tasti e quindi emetteva note più precise, a differenza di un contrabbasso che ne è privo). Leo Fender organizzò ben presto la messa in serie, accoppiando altri modelli di Basso elettrico e chitarre che oggi tutti conosciamo.